E dopo dodici giorni a Dimaro-Folgarida e altri quindici a Castel di Sangro, si sta già dentro una vita nuova, per chiunque: per il Napoli – senza Spalletti, Giuntoli e Kim – e per Garcia, che sta inseguendo una squadra che gli somigli, che abbia idee sue, che sappia resistere alla nostalgia di un tempo e pure al pericolo d’essere distratta da quel senso d’euforia che s’avverte ancora.
Tre mesi e mezzo dal 4 maggio, si era a Udine, due e mezza dal 4 giugno, la festa per «l’incoronazione» con la Fiorentina, c’è il blocco che ha (stra)vinto lo scudetto, c’è Osimhen, c’è ancora Zielinski che vuole restare, ci sono Cajuste e Natan – le scommesse di quest’estate – e poi adesso c’è finalmente il campionato, che non induce in divagazioni.
Scrivi Napoli e pensi anche stavolta ad Osimhen, che con l’Apollon Limassol l’ha risolta lui, che è in grado di spostare i valori e anche gli umori, che Rudi Garcia non si tiene tutti per sé, anzi: «Lo voglio felice: società e calciatore hanno fatto un gran lavoro. È un trascinatore. A lui chiediamo i gol e poi quando diventerà ufficiale la cosa, Victor si potrà dedicare solo al campo. E questo mi piace di più». La «cosa», e cioè il contratto, sta lì, a due centimetri dalla firma e quindi dalla serenità di Napoli.
Il primo Napoli (nei 45′ iniziali) a Garcia non è piaciuto, il secondo l’ha quasi appagato: «Il ritmo è stato troppo basso all’inizio e ci sono mancati i movimenti giusti. Poi abbiamo alzato l’intensità ed è venuta fuori anche la qualità. Il ritiro è stato lungo ma ci ha messo nelle condizioni di mettere benzina. Poi, alla ripresa, penseremo al Frosinone, perché bisognerà farsi trovare pronti. In questa ultima amichevole abbiamo dimostrato due volti ma potevamo fare più di due gol, comunque».
Ma comunque, ci sono stati Cajuste e un po’ di Natan che hanno saggiato il Napoli e che Garcia ha studiato nel dettaglio, ovviamente: «Lo svedese può giocare in tutti e tre i ruoli del centrocampo, ha grande tecnica, la fisicità che serve, sa recuperare molti palloni. Si troverà molto bene con noi, che giocheremo al calcio. Sono contento del suo arrivo, è giovane – come Natan – ed ha grandi margini di miglioramento. Un bell’acquisto». Frosinone-Napoli sta per cominciare.
Fonte: Corriere dello Sport