Antonio Corbo, giornalista, sulle pagine di Repubblica, scrive in merito all’amichevole giocata ieri dal Napoli contro l’Apollon Limassol, prima di chiudere il ritiro di Castel Di Sangro, e vinta per 2-0. “Questa vittoria ha più punti interrogativi di un questionario. Un’ora esatta senza mostrare una convincente idea di gioco è lunga da cancellare, sul filo dell’ambiguità si registrano però la prontezza di Simeone nel secondo gol e di Osimhen sottratto ormai alle seduzioni arabe. In quella lunga ricerca di primi lampi c’è il tema che Garcia pone a se stesso, senza risolvere. Non sa dove sistemare Raspadori. Lo invia sulla destra all’inizio, poi lo riporta a centrocampo, con un ruolo multiforme che impegna Raspadori in una regia avanzata, compito un po’ vago al punto da ostruire la coesistenza con Lobotka e soprattutto con Zielinski, classico mediano di inserimento”.