I conti si fanno il 19 agosto ora si giudicano 90 minuti e basta!

Il 19 agosto, perché è lì che si metteranno insieme tutti i puntini di Garcia. Senza lagne. Poi la squadra è ancora troppo stanca e per questo poco lucida. Vive delle folate iniziali di Politano, di qualche lampo di Raspadori e potrebbe anche segnare subito se solo il tiro di Elmas non venisse respinto sulla linea e Simeone non fallisse solo davanti a Dahmen. Il Napoli si impegna e per certi versi, a confronto di 12 mesi fa, sta persino meglio della squadra di Spalletti che poi ha dominato la serie A. E allora la prima sensazione è che se dovesse toccare a Ostigard far coppia con Rrhamani bisognerà lavorare con maggiore insistenza. Perché i tedeschi pure spesso e volentieri fanno ferro e fuoco nell’area di Meret (bravo in più di una circostanza: è uno delle note positive di questa pre-season). Il minutaggio cresce e ovvio che crescono anche le amnesie. Ci sta il disagio. La gente (più di 7.500 spettatori e un invasore solitario fermato dopo pochi metri dall’impeccabile servizio di sicurezza guidato da Angelo Iannone) applaude alla fine di tutto, si gode l’1-0 con la firma del kosovaro, sa che il calcio d’agosto è pieno di menzogne e che non dice mai le cose come stanno. Motivo per cui, giusto tirare un sospirone. E poi c’è Natan, il brasiliano arrivato a Castel di Sangro stringendo in pugno un rosario. E la prima lezione di come si marca in Italia gliela dà De Laurentiis (che platealmente si lamenta con il quarto uomo per le botte dei tedeschi) che per tutto il tempo non si stacca mai dalla sua ultima scommessa. Blindatura a uomo. Al patron, si sa, tutte le ciambelle riescono con il buco.

P. Taormina (Il Mattino)

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