A Castel Di Sangro gli azzurri si allenano, lavorano sodo, e si divertono anche, fra gli applausi dei tifosi accorsi a salutare da vicino i loro beniamini, e le giornate che passano e accorciano le distanze per l’inizio della nuova stagione. Il più acclamato è sempre lui Victor Osimhen, il cui futuro però resta un punto interrogativo, come scrive oggi il Corriere dello Sport. “Castel di Sangro, e vuol dire Napoli, è tutta per Osimhen e in una giornata interlocutoria – senza un filo di venticello, fosse anche una vocina – glielo dimostra: allenarsi non si può ma è vietata la dietrologia, qui c’è solo, esclusivamente, un affaticamento contro il quale è inutile, superfluo e potrebbe essere dannoso entrare in conflitto, ma un saluto si deve e VO9, uscendo dalla palestra, se ne va in campo per godersela con quel sorriso solare che scalda e contagia. La trattativa sta dove sta, in quel limbo che fa preoccupare chiunque abbia un minimo di buon senso e ragioni attraverso la logica: c’è un contratto che scadrà nel 2025, un confronto serrato e continuo che proseguirà – oggi, domani, chissà quando – con Roberto Calenda e poi comunque c’è dell’altro, ovviamente. La prospettiva che tra un anno (che ci vuole per farlo passare?) ne resti semplicemente un altro per svincolarsi a costo zero è il tormento di De Laurentiis, che da manager d’azienda insegue certezze anche economiche: il rinnovo è laborioso, da dinamiche e tempistiche che sono imprevedibili, ma è pur sempre l’unica soluzione da inseguire”.