La linea telefonica va e viene. Ma Aldo Serena non si smarca. Richiama, addirittura. Normale cortesia che diventa eccezionale nella società alienata. Ex centravanti, quindi telecronista e commentatore. Tutti mestieri che a un certo punto della storia sembravano in via d’estinzione e invece sono tornati a far tendenza. In fondo è la sua estate, e noi ce la facciamo raccontare.
Buona estate, Aldo Serena. Possiamo chiederle dove si trova adesso?
«In giro. Io mi muovo sempre».
Appunto. La domanda è lecita.
«Sono con la famiglia al mare, a Jesolo. I miei stanno lì e io mi sposto. Non sto mai fermo».
Eppure veniamo da una stagione con tre finaliste nelle coppe europee.
«Vero. Perché chi è arrivato fino in fondo ci è riuscito applicando principi di gestione sensati. L’Inter aveva costruito la sua base tecnica nel corso delle stagioni, la Fiorentina ha badato al sodo e all’equilibrio, la Roma ha seguito la stessa strada con criteri diversi. In più Mourinho ci ha messo la sua straripante sensibilità comunicativa. Ha trascinato il pubblico e quando l’Olimpico è pieno ha una forza propulsiva che ribalta i valori. Anche il Napoli ha dimostrato come le idee e lo scouting siano in grado di scavalcare il gap di risorse».
Ma forse De Laurentiis sta presumendo troppo. Non è detto che il repulisti riuscito un anno fa debba andar bene anche in quello successivo.
«Sì, credo anch’io sia sbagliato esagerare. Il Napoli, che secondo me con l’Inter e le romane resta nella rosa che lotterà per il prossimo scudetto, non deve cambiare di nuovo identità. Se ci fosse ancora Spalletti, probabilmente tutto sarebbe rimasto invariato o quasi. Garcia gioca diversamente, occupa più campo, e De Laurentiis dovrebbe prendere i giocatori che chiede il francese».
Fonte: CdS