Il giornalista Marco Bucciantini ha parlato a La Gazzetta dello Sport, sottolineando fra le altre cose, il momento che riguarda Victor Osimhen. “Rinnovo Osimhen? Era un adeguamento doveroso ma non urgente. È una vicenda che sta procedendo in un contorno sereno, non esasperato. Il contratto non era al lumicino: c’erano ancora un centinaio di partite coperte. Eppure, è una “signora” notizia per due motivi speculari ma entrambi “classici”: nel senso che sbatte contro la moda, quella necessità di dover perdere i migliori calciatori per costruire una squadra. E conferma il valore e la forza della libertà di agire, di auto determinare il proprio destino, dell’assenza di costrizione e dunque – udite udite – l’importanza decisiva della più umiliata delle virtù in qualsiasi impresa: la serietà dei bilanci, il controllo delle spese, i conti in ordine. Il Napoli può scegliere, è libero di decidere. Può tenere il giocatore più importante del campionato, può continuare a crescere un reparto (Osimhen, Kvara) che già pare ricco di possibilità, di fisicità, di soluzioni, di potenza e che per anagrafe, per smisurata voglia e ambizione di entrambi può ancora superarsi, crescere, migliorare”