Com’era quella storia: non è finita finché non è finita? E però adesso ch’è cominciata, vai a capire che evoluzione prenderà la «questione». Sono due anni che Aurelio De Laurentiis sente circolare nelle sue stanze il nome di Teun Koopmeiners (25 anni): fu un’idea di quel tempo, una specie di opzione poi lasciata evaporare; è rimasta una tentazione possente della passata stagione; e pure adesso, in queste settimane – ma forse saranno mesi – se ne è parlato, mica solo sui giornali. Teun Koopmeiners è uno di quei centrocampisti che ti cambiano la squadra, forse quasi la vita, ha fisicità, tecnica, personalità, un calcio delizioso e perfido, la sensibilità di andarsene sul dischetto, di provarci dalla distanza: e poi, sa fare tutto quello che chiede un allenatore, il mediano o la mezzala o il centrale o il trequartista. Però Teun Koopmeiners non costa più i quindici milioni di euro che chiese l’Az in quell’era ormai geologica, adesso ce ne vogliono una quarantina. E comunque, infischiandosene dell’investimento, Aurelio De Laurentiis ha telefonato all’Atalanta qualche giorno fa ed ha puntato al cuore del problema: «Lo vendete?». Si barcolla dinnanzi a domande del genere, perché nel calcio non ci sono segreti, soprattutto a certi livelli: «Altra domanda, please…!?». Senza buttarla in caciara, perché non si scherza con affari di questa portata, l’Atalanta è rimasta silenziosa, aveva per la testa altro, e non si poteva dire: e le distrazioni di quel momento, tutte legate alla cessione del secolo, Hojlund allo United per 85 milioni di euro, hanno congelato le parole. Fonte: CdS