Napoli al varco con il nuovo allenatore

Stessa spiaggia stesso mare? Sì, però è cambiato il direttore dello stabilimento. Metafora balneare per dire che la squadra al momento è la medesima, eccetto Kim ceduto al Bayern, e che però il Napoli campione d’Italia è passato da un allenatore all’altro, da Spalletti a Garcia. Nelle prime amichevoli si è intravista qualche variazione, un baricentro più basso, una aggressività minore. La strategia dell’arco: tendere la corda e scoccare le frecce, Kvaratskhelia e Osimhen. La nuova linea potrebbe giovare, quei due nello spazio e in ripartenza sono immarcabili e incontenibili, più di quanto lo siano a difesa avversaria schierata. Rivincere è complicato, ma il Napoli può riuscirci a patto che sostituisca bene Kim, pilone difensivo, e che qualche club straricco, tipo il Psg, non soddisfi la richiesta indecente di De Laurentiis. Il presidente ha valutato Osimhen 200 milioni, però chissà, potrebbero bastarne 150. Se resta Osi, Garcia può cavalcare l’onda lunga dello scudetto, un’operazione genere Juve 2014, quando Conte se ne andò e il subentrante Allegri rivinse scudetti in serie.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

 

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