Anno terzo dell’era Sarri: sarà la volta buona del sarrismo ? Nelle due stagioni precedenti il vate ha ottenuto i risultati, riportato la Lazio in Champions, ma il suo famoso format di gioco, quello che aveva incantato Napoli, ha trovato scarsa applicazione. La Lazio si è mossa lontana dal sarrismo e non sembra che l’allenatore se ne faccia un cruccio, singolare caso di giochista che non disdegna il risultatismo. Il fuoco però non può essersi spento e confidiamo che al terzo anno la Lazio sia baciata dal sarrismo e decolli. Non c’è più Milinkovic e non è detto che sia un male, l’ultima versione del serbo non entusiasmava. Luis Alberto ha scelto il dissenso e questo complica i piani. Sarri ha un problema immediato, l’inazione della Lazio alla voce acquisti, Castellanos non può bastare, e uno a breve scadenza, il doppio impegno Champions-campionato. La Champions non può essere snobbata come l’Europa League, pena figuracce inammissibili. Non sarà facile restare in equilibrio sul filo, ma se a Formello sbocciasse il sarrismo, e se Lotito prendesse rinforzi di livello, lo scudetto non sarebbe un’utopia.
Fonte: Gazzetta della Sport.