« Se abbiamo noi la palla, loro corrono. Prima o poi si stancheranno…». Per Manuela Giugliano il calcio è una questione piuttosto semplice. E dunque, se l’Argentina è una squadra «fisica e aggressiva» l’Italia può batterla «con la qualità e il palleggio, caratteristiche sentiamo nostre». La centrocampista della Roma porta tranquillità ed equilibrio in gruppo elettrico per il debutto in questo Mondiale. Mancano solo due giorni alla prima delle azzurre, quarantotto ore e spiccioli per iniziare fin da subito – e senza inciampi – a raccogliere i frutti di quattro anni di lavoro. Il cronometro scorre veloce anche dall’altra parte del mondo, e le ultime prove tattiche in terra neozelandese diventano certezze man mano che si avvicina la sfida di lunedì contro le sudamericane (ore 8 del mattino in Italia, diretta Rai1). Ad esempio, la ct Milena Bertolini sta riflettendo sulla posizione in campo di Cristiana Girelli, centravanti, capitana (dopo l’esclusione di Gama) e bomber dell’Italdonne: contro l’Argentina potrebbe agire come trequartista. «Sì, stiamo lavorando sulla sua posizione – ha confermato Giugliano in conferenza stampa dal ritiro di Auckland – Milena ha deciso di arretrare un po’ Cristiana, il modulo funziona». L’ipotesi di 4-2-3-1, o di 4-4-1-1, quindi, regge. E permetterebbe all’Italia di utilizzare due punte anziché una – Girelli a supporto di Giacinti – senza rinunciare agli esterni d’attacco, Bonansea su tutte.
EMOZIONI. «Stiamo provando emozioni forti – ha proseguito Giugliano – Alcune di noi sono al secondo Mondiale, altre al debutto come Giulia Dragoni che è bravissima, ma siamo tutte unite e respiriamo un’aria diversa rispetto all’ultimo Europeo che per noi si è concluso troppo presto. C’è magia nel gruppo». Insieme a Bartoli, Di Guglielmo, Linari, Greggi, Giacinti, Glionna e Serturini, Giugliano è una delle otto romaniste che stanno indossando la maglia azzurra. Il blocco giallorosso delle neo campionesse d’Italia spicca insieme alle 9 convocate della Juve (le nostre due big sono nella top 10 delle società con più rappresentanti a questo Mondiale), «eppure qui non ci rendiamo conto delle divisioni, perché ci sentiamo parte della stessa famiglia». Dopo l’Argentina, l’Italia affronterà la Svezia il 29 luglio e poi il Sudafrica il 2 agosto. L’obiettivo, secondo Giugliano, «è vincere il girone». E poi? «Festeggiare il mio compleanno qui il Nuova Zelanda». Manuela è nata il 18 agosto, il 20 c’è la finale: il conto viene facile.
OGGI USA E INGHILTERRA. Intanto, il Mondiale è andato avanti dopo la paura di due giorni fa per la sparatoria in centro ad Auckland nella quale hanno perso la vita sei persone. «Abbiamo appreso la notizia mentre eravamo in albergo, e siamo rimaste bloccate per un’ora. Ma la Fifa ci ha subito trasmesso serenità». Dopo gli esordi vincenti di giovedì delle padrone di casa neozelandesi e australiane, ieri Nigeria e Canada hanno pareggiato (0-0), la Svizzera ha battuto 2-0 le Filippine e la Spagna ha rifilato un netto 3-0 alla Costa Rica. Oggi sono in programma 4 gare: le campionesse del mondo degli Usa, che potrebbero incrociare il proprio destino con le azzurre agli ottavi, debutteranno con le esordienti del Vietnam (ore 3 italiane), seguono Zambia-Giappone (ore 9), la sfida tra le campionesse d’Europe inglesi contro Haiti (11.30) e Danimarca-Cina (14).
Fonte: CdS