Centravanti e clausole: l’amato Matador, il detestato Pipita

Centravanti e clausole. Potrebbe prevederne una il rinnovo di Osimhen. Gli addii di due punte, idoli della piazza, che lo hanno preceduto, dovuti a clausole, hanno avuto epiloghi diversi. Cavani ed Higuain. Scrive La Gazzetta: “Era il 2013 quando, incalzato dagli sceicchi qatarioti del Psg, Cavani decise di far valere la clausola di rescissione da 64 milioni per trasferirsi a Parigi. L’addio però fu rispettoso e il presidente investì buona parte della cessione per ingaggiare Higuain dal Real Madrid per 40 milioni, su spinta di Rafa Benitez. Ancora oggi il Matador rimane uno dei preferiti della tifoseria. Più traumatico l’esercizio di questa clausola da parte della Juve per prendersi a 90 milioni di euro Higuain nell’estate 2016, mentre formalmente il club lo attendeva proprio qui a Dimaro. L’argentino capocannoniere da record, osannato fino a pochi giorni prima, da quell’estate diventò un traditore non più nominato. Al confronto “Core ‘ngrato” Altafini è un amico. Da quel giorno, però, le poche volte che nei suoi contratti De Laurentiis ha previsto una clausola di svincolo a favore del giocatore, l’ha riscritta escludendo l’Italia visto il “trauma” che comportò quel passaggio di Higuain alla Juve.”
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