Riccardo Bigon, consulente City Group ed ex ds del Napoli, è intervenuto a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre condotto da Dario Sarnataro:
“Zielinski è un giocatore forte ed anche io lo terrei. Ma proprio perché è forte se ci fossero offerte eccezionali la società non potrebbe non prenderle in considerazione. È vero che il mercato arabo sta drogando quello internazionale ma io la vedrei anche come immissione di denaro nel sistema e potrebbe dare spazio a giocatori giovani per mettersi in mostra. Poi, credo, che con i soldi che si ricavano dal mercato arabo si possano sostituire i giocatori che vanno via con altrettanti calciatori forti o che comunque sono importanti per il nostro calcio. Quindi non ne farei una tragedia. Il problema si potrebbe creare se noi non fossimo bravi a sostituire i giocatori che se ne vanno. I tifosi del Napoli preoccupati per le cessioni di Kim e di Zielinski? Secondo me i tifosi dovrebbero preoccuparsi se il club non fosse solido, non avesse le idee chiare, non fosse forte, non avesse gente all’altezza. Per il Napoli è esattamente il contrario. Bisogna dunque fidarsi del presidente e di tutta la società che sarà in grado di sostituire i giocatori che andranno via. Poi, secondo me, se perderà qualche elemento utile il Napoli lo faranno anche gli altri. Non si rinforzano solo le altre squadre, sicuramente lo farà anche il club partenopeo. Poi lo scudetto sarebbe comunque stato difficile rivincerlo a prescindere da Kim, Spalletti o Giuntoli. Il nuovo direttore sportivo dovrebbe arrivare? Da sempre dico che il lavoro del ds non è comprare e vendere calciatori, quello è solo una parte. Attualmente una grande parte del lavoro del direttore sportivo è durante la settimana lavorare all’interno del gruppo con l’allenatore, affrontare e risolvere i problemi, agire perché non si pongano i problemi e si creino tante positive dinamiche interne. Il Napoli fa bene a ingaggiare un nuovo ds anche per lasciare Micheli e Mantovani al settore scouting? È vero che i giocatori possono giocare in tutte le posizioni ma se lo fanno nel proprio ruolo è meglio. Così anche i dirigenti devono fare la cosa migliore che sanno fare e per come conosco Mantovani e Micheli, perderli nelle rispettive competenze sarebbe sicuramente un impoverimento del club. Sono convinto che Giuntoli sarà sostituito da una giusta figura a seconda di quello che vuol fare il presidente”.