Francesco Modugno, giornalista di Sky, è intervenuto nel corso della trasmissione Forza Napoli Sempre, condotta da Dario Sarnataro, in onda su Radio Marte:
“Ero accanto al presidente De Laurentiis quando ha fatto la richiesta del “duecentino” per Osimhen. Ed ho pensato ai migliori film di Lino Banfi quando vedi tantissimi soldi l’uno sull’altro. Certamente parliamo di un prezzo che farebbe di Osimhen uno da podio nelle operazioni di mercato all time. Davanti a certe cifre qualsiasi imprenditore assennato, lucido, con una visione ed una mission aziendale importante come ce l’ha De Laurentiis ci deve riflettere. È chiaro che- in caso di conferma – poi ci sarebbe da adeguare l’ingaggio ed eventualmente il contratto dovrebbe prevedere una clausola che possa garantire al giocatore una modalità di uscita qualora la prossima estate dovesse ripresentarsi un mercato di questo tipo.
Magari Osimhen a Napoli ci sta più che “benissimo”, e non vorrebbe mai andar via, ma devi considerare che ci sono società che possono permettersi stipendi che in Italia non sono più contemplati. Le nuove maglie? Molto belle, a cominciare dal colore. In passato abbiamo visto scelte cromatiche discutibili, maglie celestine, turchesi. Stavolta no. E poi per il valore fortemente identitario e rispettoso della napoletanità. Questo punto di azzurro è l’azzurro del Napoli e questo riporta la maglia “al centro del villaggio”.
La conferenza in generale? Per me giornalisticamente sono interessanti le dichiarazioni del presidente del Napoli sulle situazioni contrattuali. Quelle di Lozano e Zelinski mi interessano molto più della questione Giuntoli. Che forse ha sofferto di una comunicazione estemporanea e poco attenta ma nulla toglie sul rapporto, sull’amore, sul legame, la dedizione, la professionalità che Giuntoli ha avuto in questi anni. Una riconoscenza che gli si deve. Chiaramente quando ci si lascia le ferite sanguinano per un po’ ma il tempo poi risistemerà tutto. Interessante, invece, è la questione che riguarda i calciatori, Zelinski in particolare, perché il polacco è un patrimonio umano e tecnico di questo club. Non vedo strappi ma, al di là della dialettica più o meno estrema del presidente, c’è una situazione.
Ad un anno dalla scadenza del contratto la dinamica è sempre quella: o rinnovi o vai via. E a Napoli raramente ho visto rinnovare il contratto ad un calciatore per la terza volta. Zielinski, rispetto a Lozano che è un buon giocatore, è un top player. E quindi se va via servirà un sostituto importante. Poi il polacco ha dimostrato attaccamento alla maglia rispetto a Lozano che quando andava via dal Messico dichiarava continuamente di essere un giocatore di altro livello e che pensava ad altri club per crescere”.