È un Napoli che ha già modificato la propria connotazione, in maniera anche robusta: ha un nuovo allenatore, con Garcia che si è ritrovato l’eredità di Spalletti; non ha più il diesse ed ha circa due mesi per decidere a chi, come da regolamento, affidare l’incarico; ha un modello (evoluto) di conduzione sempre più familiare, con Valentina De Laurentiis che affiancherà il suo papà Aurelio e suo fratello Edoardo assumendo le responsabilità dell’area marketing che è stata di Formisano per 17 anni; e ha una serie di nuovi dirigenti (Gianluca Baiesi e Francesca Mulas) che sono già integrati con Tommaso Bianchini, il figlio del Vate del basket italiano, Valerio. Altro dovrà inevitabilmente accadere: è vacante il posto da direttore sportivo, quello che Giuntoli ha occupato per otto anni, e per il quale le norme impongono una nomina ma senza fretta: potrebbe toccare ad Antonio Sinicropi, compagno di Valentina, dunque genero di Adl; oppure a uno tra Maurizio Micheli e Leonardi Mantovani; o ci sarebbe, infine, anche l’ipotesi del mister X, una figura da individuare e da sistemare al vertice di un’organizzazione che il Napoli pensa pure di non alterare. De Laurentiis ha le sue priorità, un calendario già colmo di appuntamenti, il mercato da orientare, le ultime amichevoli – quelle di Castel di Sangro – da allestire e la campagna abbonamenti da lanciare. E’ tutto custodito nel pallone, ovviamente. Fonte: CdS