Italo Cucci, giornalista, ha parlato ai microfoni di Radio Crc, alla trasmissione Si Gonfia La Rete. “Era un piacere ascoltare Vincenzo D’Amico, portava allegria, simpatia, non aveva affatto peli sulla lingua. Non ha mai fatto il divo, ha pagato questa sua parsimonia di personalità, non è mai stato chiamato per chissà quali compensi, è stato un piacere lavorare con lui. Gigi Riva? Ne ho scritto affascinato. Non è lo sciocco che è rimasto a Cagliari per amore, ma ha fatto una scelta precisa. Ho solo rimpianto il fatto che doveva venire a Bologna, alla fine restò in Sardegna e Pascutti a Bologna. Calendario? Ho letto che si gioca 5 giorni a settimana, penso mi dedicherò alla ruzzola, uno sport di montagna (ride, ndr). Rivoglio la Serie A a 16 squadre. Nel calcio inglese, ogni squadra ha una storia nella storia, manca giusto il Leicester. Il campionato a 16 è meravigliosamente bello, non so perché si è poi deciso di cambiare format. Per populismo? La provincia doveva farsi i muscoli per affrontare i muscolari storici, c’era davvero competizione, adesso non è più così. Stiamo buttando via il campionato, così come sono state buttate via le bandiere “.