Rudi Garcia ha chiarito da subito cosa vuole nella presentazione al Museo di Capodimonte: vincere. Il suo calcio è spettacolare e potrebbe esaltarsi con le qualità di giocatori come Kvaratskhelia e Osimhen. In Italia ha lasciato un buon ricordo a Roma e le esperienze all’estero gli hanno permesso di allargare i suoi orizzonti. A lui spetterà l’arduo compito di provare a replicare quanto fatto da Spalletti, gestendo l’umore di una piazza come Napoli. Garcia è il quarto tecnico straniero del nostro campionato e potrebbe ricevere uno stimolo in più nel sapere che l’ultimo allenatore non autoctono a vincere la Serie A è stato Mourinho nel 2010. Ai giocatori chiederà impegno e disponibilità al sacrificio, poi toccherà al campo essere il giudice, se affidarsi a Garcia è stata una mossa vincente o un azzardo: manca sempre meno per avere una risposta.
Fonte: Il Mattino