Aurelio ha parlato di “alcune figure superate”. In realtà accentra ancora di più i poteri affiancandosi collaboratori che arrivano dal suo entourage personale
La figlia Valentina al posto di Formisano a capo del marketing. Il genero Sinicropi dovrebbe essere il nuovo ds e sarà a contatto con lo spogliatoio, ma le entrate e le uscite le deciderà Micheli. A Chiavelli il lato economico e contrattualistico delle trattative. Ma l’ultima parola è sempre e solo del presidente
Un uomo solo al comando. O quasi. Aurelio De Laurentiis si sta man mano allontanando da figure storiche della sua esperienza da presidente del Napoli. Dopo 17 anni è arrivato il congedo da Alessandro Formisano, ex capo del marketing ma a lungo braccio destro del presidente e factotum del club. Spesso ha fatto le veci del patron, tenendo da solo conferenze stampa, in particolare sui temi che legano il pubblico con il club. E dopo otto anni è andato via Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo che faceva da collegamento e mediatore tra spogliatoio e dirigenza, ma ultimamente aveva anche assunto il ruolo di “diplomatico”, parlando a nome della società sia in alcune delicate conferenze stampa sul mercato (ricordiamo quelle di un anno fa su Koulibaly e gli altri partenti illustri) ma anche con un rapporto diretto con i giocatori e l’allenatore. Se a questi si aggiunge la rottura di altre storiche partnership, come lo sponsor Acqua Lete (dopo ben 15 anni) appare chiaro di come la rivoluzione sia davvero in atto.
Ma è un errore pensare che De Laurentiis non prenderà dei sostituti, tuttavia la differenza tra scegliere delle nuove figure e accentrare ulteriormente i poteri, in questo caso, è sottile. Perché De Laurentiis ha scelto di affiancarsi a persone della sua stretta cerchia personale: la figlia Valentina (già collaboratrice del club da tempo) diventerà il capo del marketing, mentre il compagno Antonio Sinicropi, che è quindi il genero di De Laurentiis e pure lui già in organico alla società, dovrebbe assumere ufficialmente il ruolo di direttore sportivo, anche se le competenze saranno “spacchettate” in uno staff composto dall’ad Chiavelli, e i capo scouting Leonardo Mantovani e Maurizio Micheli, con quest’ultimo che avrà le competenze (e responsabilità) nella scelta finale dei giocatori, sia in entrata che in uscita. Ovviamente ci metterà (tanto) del suo anche De Laurentiis in persona, che sarà aggiornato passo dopo passo e che è ovviamente ha potere di veto su qualsiasi aspetto. Non è una novità, perché è così da sempre, o meglio da quando Pierpaolo Marino lasciò la carica di direttore generale, lasciando il timone del Napoli a De Laurentiis nel 2009. È sbagliato anche dire che il presidente mette l’ufficio marketing e la direzione sportiva in mano a figure “improvvisate”.
Infatti Valentina De Laurentiis è un’affermata imprenditrice nel mondo della moda. Stilista, ha ideato e firmato una linea di borse di successo, e ha sulle spalle anni di attività nel mondo della moda. C’è lei dietro il connubio tra il club e il mondo dell’autoproduzione dell’abbigliamento sportivo, arricchito dal marchio Armani, che di fatto è soltanto sponsor e non produttore. Da oggi prenderà lei in mano tutto l’ufficio marketing, e si preparerà anche a curare la campagna abbonamenti e il lancio delle nuove maglie. Inoltre ridisegnerà il parco sponsor, a partire dalla promozione di “Msc” a sponsor principale di maglia, ma ne dovrebbe arrivare un altro. Antonio Sinicropi dovrebbe ricoprire ufficialmente la carica di direttore sportivo, e ne ha tutte le competenze. Si è diplomato lo scorso maggio a Coverciano. La sua prova tecnica è stata giudicata la migliore. Ha seguito Giuntoli negli ultimi anni e ha esperienza da difensore, essendo un ex calciatore. Nativo di Reggio Calabria, ha una buona carriera da giocatore, ma senza mai andare oltre la Serie C. Essendo privo di esperienza, sarà quindi affiancato dai ben più esperti Micheli e Mantovani, con Chiavelli che curerà la parte amministrativa della direzione sportiva. Tuttavia Sinicropi starà vicino alla squadra. E De Laurentiis si gode la piena fiducia dell’ambiente: lo scudetto ha dato ampio credito al patron, che ormai può fare quello che vuole. I tifosi hanno piena fiducia in lui.
A cura di Giovanni Scotto (Il Roma)