Dal 27 luglio 2022, giorno dell’annuncio, ad oggi, ovvero da quando comincia ad essere valida la clausola (fino al 15 luglio), sono passati esattamente 339 giorni ai quali poter allegare 31,5 milioni di euro, la differenza tra quanto il Napoli ha speso per pagare a sua volta la clausola al Fenerbahce (18,5 milioni di euro) e quanto il Bayern andrà ad investire per consegnarlo a Tuchel (50 milioni). In questo intervallo minuscolo, che è sembrato immenso, il Napoli ha guadagnato ogni giorno poco meno di 93mila euro, un calcolo banale, aritmetico, che esclude dal ragionamento concetti come plusvalenze o quote di ammortamento o, ancora, la cifra definitiva che alla fine De Laurentiis andrà ad incassare considerando tutte le variabili legate alla clausola rescissoria. È il risultato di un gioco d’estate, come fossimo al bar o sotto l’ombrellone, per amplificare il valore di Kim, provando a giustificare la corsa dei top club europei al suo acquisto. Kim è stato scelto mesi fa, non oggi, perché sono bastati appena poche partite per sedurre il Manchester United, poi il City, il Newcastle, quindi il Bayern, d’altronde sono arrivate conferme su conferme e ad un certo punto il Napoli non ha potuto far altro che arrendersi all’inerzia del destino. Fonte: CdS