Ecco i top e flop in azzurro del Ds Cristiano Giuntoli

Il direttore sportivo trova l’accordo con De Laurentiis rinunciando a 3 milioni (aveva il contratto fino al 2024) «È stato un anno straordinario, con un po’ di fortuna»

 

Prima dei titoli di coda è doveroso riavvolgere il nastro della pellicola che ha visto Giuntoli protagonista di 8 anni a Napoli. Con gli azzurri, il diesse è stato l’artefice della metamorfosi voluta da Adl, contribuendo in maniera decisiva al ridimensionamento del monte ingaggi, abbassando l’età media dei calciatori e realizzando numerose e importanti plusvalenze. Il tutto si è tradotto con la vittoria della coppa Italia (2019-20) e soprattutto con la storica conquista del 3° scudetto. Le intuizioni di Kim e Kvaratskhelia quest’anno sono solo le ultime perle di una capillare e preziosissima ragnatela di scouting che ha portato a Napoli gente del calibro di Osimhen, Anguissa, Lobotka, Di Lorenzo e tanti altri. Naturalmente in 8 anni di lavoro c’è stato anche qualche colpo a «salve» e qualche momento di frizione con De Laurentiis. Certamente Giuntoli saluta con un bilancio più che positivo. Prima dei titoli i titoli di coda, insomma, si può tranquillamente leggere la parola Fine.

 

Fonte e grafico Il Mattino

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