Dal primo giorno in cui è approdato al Napoli, Kvicha Kvaratskhelia ha dato prova di essere un talento di quelli che raramente se ne trovano, e gran parte di merito dello scudetto vinto dal Napoli è suo, che ha contribuito con gol e assist. Ma evidentemente il talento in casa sua è questione di DNA, come scrive oggi il Corriere dello Sport. “«Forte, forte»: talmente forte da sembrare Khvicha, con quella corsa un po’ così e quelle finte un po’ così, che fanno tanto Kvara. C’è del buono, in Georgia, e si è visto, ma c’è pure dell’altro, perché in quel numero 7 che fende l’aria, che poi sposta il pallone, salta il portiere e se ne va esultando, si nasconde un altro Kvaratskhelia, che al fratello somiglia tanto e davvero, un po’ lo ricorda e d a lui, ovviamente, si ispira. Buon sangue non mente e Tornike, dodici anni, attaccante dei Vikings, è già un pic c olo principe dei social . Si chiama così: tornikekvaratskhelia7. Lo stesso numero di Khvicha, ovviamente, che però nel Napoli appartiene a Elmas ed è diventato 77. Ieri, dicevamo, l’ha lanciato il fratello, ha postato il suo gol e quell’azione travolgente sul suo profilo, sezione storie, e gli ha fatto i complimenti. L a prodezza tra i pari quota, cliccata ripetutamente , è la testimonianza di un talento in fase embrionale e le movenze, certo non è un caso, riconducono al suo modello , che esulta. «Forte, forte». Sembra un piccolo K h vicha. Per ora è un clic, magari sarà un crack”.