Il nodo Giuntoli-Napoli non è ancora sciolto, nessuna novità trapela da parte del club partenopeo, e il ds aspetta le decisioni del presidente De Laurentiis a questo punto, come scrive oggi il Corriere dello Sport. “Dopo essersene stato a telefono da Ibiza e da Napoli, da Genova e da Milano, Cristiano Giuntoli ha posato il cellulare e si è messo sulla riva: decide Adl, era tutto chiaro, ma faccia con comodo, senza fretta, ignorando questa data – il 30 giugno – che ha un senso o anche no. E, se proprio non bastano gli 890mila euro che avrebbe lasciato «volentieri» (tre mensilità e il premio scudetto), allora scelga lui se e quando liberarlo, se tenerlo aggrappato a sé svuotandolo di ogni mansione o concedendogliele e comunque riconoscendogli l’ultimo anno di contratto o se invece consentirgli, domani o più in là, di andare alla Juventus. Non ci sono scadenze, perché dietro le leggi si nascono «inganni» e vie di fughe, e ci sta che un manager, tesserato con un club possa poi rinunciare al mandato o trovare un accordo e rimettersi in gioco altrove attraverso una deroga: a Madame non piacerebbe andare per le lunghe, perdersi nei grovigli procedurali, però non sempre nella vita si può fare ciò che si vuole e stavolta potrebbe anche passare”.