Scatta l’ora della nuova Signora. Pezzo dopo pezzo l’a.d. Maurizio Scanavino e il d.g. Francesco Calvo stanno completando il puzzle pensato nei mesi scorsi per far ripartire la Juventus. Anche l’ultima tessera, quella più attesa e strategica, è pronta a incastrarsi. Cristiano Giuntoli tecnicamente non si è ancora liberato dal Napoli, ma il disgelo con Aurelio De Laurentiis prosegue, l’ottimismo cresce e se tutto andrà secondo programmi nei primi giorni della settimana si consumerà il divorzio. La fine del mese coinciderà con la chiusura del capitolo azzurro del toscano. E i primi giorni di luglio, probabilmente il 3 o il 4, Giuntoli inaugurerà l’avventura in bianconero partendo da Massimiliano Allegri. Non tanto per mettere una pietra sopra ai chiacchiericci degli ultimi mesi, quanto piuttosto per confrontarsi con il tecnico sulla Juventus da costruire per tornare vincenti in campo e nei bilanci come all’inizio del ciclo dei 9 scudetti consecutivi.
Vertice Risolto il contratto, Giuntoli entrerà in azione e si concentrerà sul futuro assieme a Massimiliano Allegri, che per il momento continua a resistere ai ricchi rilanci arabi (nelle ultime ore si è sparsa la voce di un triennale da 90 milioni). Da buoni toscani e uomini di calcio navigati, non sarà difficile trovare un equilibrio. Senza contare che il direttore sportivo del Napoli ha sempre instaurato ottimi rapporti con i propri allenatori: da Maurizio Sarri a Luciano Spalletti, con cui ha raggiunto quello scudetto soltanto sfiorato con i predecessori. E un buon feeling, almeno dagli spifferi che giungono dai salotti del mercato, Giuntoli lo ha quasi sempre avuto con tutte le persone con cui ha lavorato: dai collaboratori agli osservatori. Dalla scalata con il Carpi, trascinato dalla Serie D alla A, fino all’escalation tricolore di Napoli. Alla base dei grandi colpi – da Osimhen e Kvara in giù – ci sono anche straordinarie relazioni un po’ in tutte le categorie e i campionati.
Da Rabiot a Milinkovic Tutt’altro che un dettaglio dal momento che, almeno nell’immediato, Giuntoli si andrà a inserire all’interno di una struttura consolidata e rafforzata nelle ultime settimane dal rientro alla base di Claudio Chiellini, il fratello-gemello di Giorgio, a cui dopo il biennio a Pisa in Serie B è stata affidata la gestione della Juventus Next Gen, la seconda squadra. Giuntoli raccoglierà il testimone da Giovanni Manna, che in questo momento sta guidando le trattative di mercato (dalla cessione di Kulusevski al Tottenham al riscatto di Milik dal Marsiglia fino a Weah), e che probabilmente almeno in una prima fase gli farà da spalla. La chiusura dell’affare Weah, ai dettagli con il Lilla (in settimana è attesa la fumata bianca), potrebbe precedere lo sbarco a Torino del nuovo direttore sportivo. La sensazione, al netto di svolte improvvise, è che i primi argomenti che affronteranno Giuntoli e Allegri saranno soprattutto il rinnovo di Adrien Rabiot (l’ottimismo è segnalato in crescita) e l’eventuale assalto a Sergej Milinkovic Savic (contratto in scadenza nel 2024 con la Lazio), che in questo momento è considerato il piano B. Oltre, ovviamente, alla questione cessioni: da Dusan Vlahovic (Chelsea, Psg, Newcastle, Bayern in corsa) a Federico Chiesa (Liverpool e Newcastle in pressing). In caso di addio del figlio d’arte, Nicolò Zaniolo (Galatasaray) è una delle idee che intriga maggiormente i bianconeri.
Fonte e foto: Gazzetta