Il Napoli ha una pedina che è stata fondamentale per questa stagione che ha portato lo scudetto in azzurro, arriva dalla Georgia, è già un fuoriclasse e si chiama Kvicha Kvaratskhelia. L’esterno che coi suoi gol ed i suoi assist è diventato da subito il beniamino dei tifosi, non ha alcun dubbio sul suo futuro, come scrive oggi La Gazzetta dello Sport. “La semplicità con cui ha preso una posizione, senza avvertire la necessità di discuterne con il Napoli per ricevere qualche garanzia, richiama la frugalità che lo status di atleta milionario non gli ha fatto perdere neanche un po’. Attraverso il suo agente, Mamuka Jugeli, il georgiano ha recapitato un messaggio inequivocabile nelle scorse settimane, trasmettendo la sua voglia di restare in azzurro e di legarsi in modo ancor più vincolante al club. «È stato un primo anno bellissimo e spero che il secondo sia ancora meglio. Il contratto è lungo, ma c’è la volontà comune di andare avanti insieme e trovare un’intesa, così che il giocatore possa proseguire la sua esperienza con qualche miglioramento»”.
Il Napoli, in particolare il presidente De Laurentiis, d’altro canto, sa quanto sia stato prezioso Kvicha, ed è per questo che adeguerà il suo ingaggio per il contratto che durerà, per ora, fino al 2027. “La società inizialmente non aveva pianificato un rinnovo, o comunque non era una questione prioritaria: l’accordo tuttora in vigore, infatti, prevede 1,5 milioni di euro di ingaggio a stagione ed è valido fino al 2027. Chiaramente l’annata strepitosa – 14 reti e 17 assist in tutte le competizioni – e la fiducia nel progetto tecnico hanno indotto De Laurentiis a una riflessione. Considerando lo status di leader della squadra, al pari di Osimhen, confermato anche dal riconoscimento come miglior giocatore della Serie A, il presidente si è detto ben disponibile a rinegoziare i termini. L’idea è praticamente quella di raddoppiare l’ingaggio di Kvaratskhelia tra parte fissa e bonus, partendo da una base di 2,5 milioni garantiti, con un altro mezzo milione legato a obiettivi individuali e collettivi”.