Vincenzo Imperatore, analista finanziario, ha parlato ai microfoni di Radio Napoli Centrale, alla trasmissione Un Calcio Alla Radio.
“Un’azienda calcio non vende spettacolo, l’azienda calcio vende diritti TV, abbonamenti, merchandising e così via, lo spettacolo è quindi la materia prima trasformata dai giocatori, direttori sportivi, per essere attrattivi e vendere aumenti che producono ricavi e fanno fatturato. Come si valuta la materia prima di un’azienda calcio? Con un unico metodo di valutazione che sono i risultati che quasi sempre garantiscono spettacolo. La scelta di Garcia – nella mentalità di un imprenditore intraprendente come De Laurentiis – serve a garantire una scia positiva per garantire quanto detto. Garcia garantisce risultato e spettacolo, difficilmente nella storia del Napoli di De Laurentiis si è sbagliata la scelta dell’allenatore, i criteri di selezioni utilizzati dal presidente sono orientati a far inquadrare una risorsa che sia capace di garantire spettacolo e competizione con quel budget. L’esperienza fatta con Ancelotti è stata capace di fargli capire l’errore commesso: prendere allenatori abituati a squadre con budget che non possiamo avere, è un tipo di allenatore non coerente con il contesto economico della città e in questo calcio italiano che è più povero delle altre quattro leghe. Dopo lo scudetto, il brand Napoli – così come avvenuto per il brand Milan – continuerà a vivere questo processo di crescita che porterà ancora soldi. Nonostante questi ricavi maggiori rispetto agli anni precedenti, bisogna stare con i piedi per terra”.