Cds Campania – “RUDI DAY: bonjour mister Garcia”. Sarà presente DeLa

Monsieur Garcia, sono volati via sette anni e cinque mesi, non è cambiato granché, anzi sì proprio tutto, e chissà se adesso altro muterà, se il Napoli dei 90 punti, della Grande Bellezza, resterà un modello di riferimento da rivedere lievemente, a modo suo, o se invece affinché gli appartenga per intero intervenga. L’erede al trono si presenta alla Reggia di Capodimonte, avvertirà il profumo intenso dell’arte di una città stregata da Spalletti, si calerà in questa dimensione favolistica: sono (quasi) spariti gli striscioni e le bandiere, ma la memoria, che è uno scrigno, conserva le immagini di due anni solari, un terzo posto e uno scudetto, uno spettacolo per gli occhi e per il Napoli, uscito arricchito in tutti i sensi, perché la Champions ha già sparso oro e altro ne lascerà calare.

SI GIOCA. C’è tempo per sistemare le idee, per mettersi dinnanzi alla lavagna e rileggere i codici propri, confrontarli con quelli del Napoli, calarsi nelle esigenze – che siano nuove oppure vecchie – e dunque scegliere e decidere, anche attraverso i segnali del mercato, se sia conveniente continuare a vivere nelle forme di un tridente spaziale o se ritoccare piccoli principi, abbandonarsi alle proprie visioni, decl a mare altro, 4-2-3-1 semmai. Ma forse c’è tutto già simbolicamente sottolineato in quel patto che De Laurentiis e Garcia hanno scritto «in dieci giorni di conoscenza e di frequentazione», di chiacchierate sulla filosofia di un club ormai assorbito completamente dal 4-3-3, con una squadra prossima alla perfezione cominciata per interpretarlo, non per negarselo. Fonte: CdS

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