C’è tanta attesa per vedere finalmente il nuovo allenatore del Napoli, Rudi Garcia, all’opera, dopo il capolavoro costruito da Luciano Spalletti. Il tecnico francese, stando a quanto riportato dal Corriere dello Sport, non snaturerà la squadra, anzi proseguirà sulla stessa strada iniziata dal suo predecessore. “Garcia era arrivato a Roma dopo l’anno del 4-3-3 di Zeman, poi sostituito da Andreazzoli. E’ anche una delle ragioni per cui arriva a Napoli al posto di Spalletti. Non scardinerà la squadra, mica è pazzo, proseguirà in quella direzione anche se negli anni successivi alla Roma il suo calcio è passato anche attraverso moduli diversi. Per restare all’Olympique Lione, vinse la sfida con la Juve (e altre ancora in quella stagione) col 3-5-2, con Denayer, Marcelo e Marçal in difesa. In ogni caso, se non cambierà il modulo, a Napoli potrebbe cambiare un po’ il movimento della squadra, la sua parte offensiva. Con Spalletti la squadra teneva palla e la faceva girare che era una bellezza, con eleganza e velocità, con tecnica (che resterà invariata, si spera per il Napoli) e ragionamento. Garcia alla Roma puntava di più sulla verticalizzazione, aveva un lanciatore come Totti, il miglior lanciatore del calcio italiano degli anni Novanta/Duemila, per gli scatti di Gervinho e successivamente di Salah”.