Il Napoli attende di capire il nuovo condottiero chi sarà, per continuare il percorso iniziato da Luciano Spalletti e terminato con la vittoria dello Scudetto. Oggi Repubblica scrive proprio in merito alla stagione appena terminata, con solo due nei da evidenziare.
“Il Napoli merita 9 perché ha vinto lo scudetto 33 anni dopo l’ultima volta, e il suo gioco l’ha fatto primeggiare in tutte le classifiche parziali: ha raccolto più punti sia in casa che in trasferta (45-45, rendimento parallelo), è la squadra che ha segnato più gol (77) e ne ha subiti di meno (28). In un panorama segnato dalla perdita complessiva di 115 reti è stata una delle quattro formazioni ad aver centrato più bersagli dell’anno scorso, 77 contro 74. Spalletti ha vinto il titolo all’altezza notevole ma non straordinaria di 90 punti perché il finale era scontato da gennaio, e nelle ultime undici gare c’è stato un rilassamento testimoniato da quattro pareggi e due sconfitte. Con questi punti avrebbe vinto solo quattro degli ultimi dieci tornei, ma la percezione è che in caso di bisogno il Napoli sarebbe salito oltre quota 95, secondo punteggio (Juve di Allegri 2018) dopo gli irraggiungibili 102 dell’ultima stagione bianconera di Conte. Osimhen è il capocannoniere con 26 gol sette anni dopo i 36 di Higuain, e il Napoli rimpiange la sua assenza nell’andata dei quarti di Champions col Milan: fin lì il nigeriano, rientrato al ritorno senza incidere granché, era stato perfetto anche in Europa. La magra di coppa Italia con la Cremonese è l’unico neo di una stagione da incorniciare”.