La rimozione dei drappi: dall’euforia alla malinconia

Lo Scudetto era atteso da ben 33 anni, un sogno appartenente ad ogni tifoso infragenerazionale. Quando dal metaverso si era trasformato in una solida realtà, la città ha iniziato a cambiare volto, diventando di colpo bianco-azzurra; non c’era quartiere, centimetro di strada o palazzo che non avesse qualcosa del Napoli. Drappi, bandiere, striscioni hanno accolto i turisti, estasiati da tale spettacolo; però dopo la sbornia delle feste con le emozioni e la goduria che ci faranno compagnia ancora per un bel po’, si deve archiviare il Tricolore, dovendo attivarsi, come succede in ogni famiglia dopo le festività natalizie, per rimuovere ogni addobbo, poichè potrebbero rappresentare un problema per la viabilità, creando non pochi disagi. Come riportato dalla redazione online de “La Provincia Online”, alcuni ragazzi di Somma Vesuviana, hanno iniziato la rimozione dei drappi che hanno accompagnato la squadra di Luciano Spalletti verso il meritato e sospirato Scudetto, fornendo una dimostrazione di civiltà e una corretta coscienza civica.

Fonte La Provincia Online.

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