Domenica 11 giugno si giocherà la finale maschile dell’Open di Francia 2023 per la 122ª volta dalla sua fondazione. Tra le teste di serie assegnate il 22 maggio 2023, Alcaraz partiva tra i favoriti. Lo spagnolo classe 2003, attuale n° 1 del ranking ATP, punta con decisione al secondo titolo del Grande Slam dolo US Open 2022. Il giovane tennista originario di Murcia è bancato a 1.66 per il mercato Antepost Vincente Roland Garros 2023, seguito da Novak Djokovic a 3.20, Alexander Zverev a 9.00 e Casper Ruud a 11.00.
Proprio Djokovic sarà l’avversario da battere in semifinale, già detentore di due titoli (2016, 2021) su sei finali giocate. I bookmakers, però, non credono in una sua rivincita sullo spagnolo, che già in occasione dell’ATP di Madrid si impose su Novak per 2-1 (6-7, 7-5, 7-6). E dunque largo ai giovani, anche dall’altra parte del tabellone. Casper Ruud, finalista della scorsa edizione, dovrà vedersela a sorpresa contro Alexander Zverev, attuale n°23 del ranking mondiale, che è riuscito ad arrivare in semifinale contro ogni pronostico. Chissà se l’ex n° 2 riuscirà a raggiungere, dopo tre semifinali consecutive, l’agognata finale?
Nel frattempo, sono stati aggiornati anche i bonus benvenuto scommesse, e dunque per gli amanti del gioco online non resta altro da fare che approfittarne al meglio. I pronostici, come detto, vedono lo spagnolo favorito. Lo stato di forma di Alcaraz gli consente, attualmente, di imporsi su chiunque e non sembrerà strano vederlo primeggiare sulla terra rossa di Parigi. Di certo, per riuscirci dovrà innanzitutto superare lo scoglio Djokovic in quella che, a detta di tutti, sarà una finale anticipata.
Alcaraz finora ha impressionato. Soprattutto nei quarti di finale, dove il numero quattro del mondo è sembrato un agnellino di fronte alla furia di Carlitos. Il 6-2, 6-1 dei primi due set è stato un incubo a occhi aperti per Tsitsipas, che solo nel terzo set è riuscito a respirare quel tanto che bastava per non finire nel ridicolo. Riguardo a Djokovic ha dichiarato: “È la gara che tutti vogliono vedere. Direi che sarà davvero una bella partita da giocare e anche da guardare. Ho voglia di giocarla davvero bene”. Aggiungendo poi: “Novak è uno dei migliori della storia e non penso mai se sarà in grado di tenere il passo con me, ma piuttosto il contrario, se sarò in grado di sopportare il livello di richieste che lui pone. Sarà una gara davvero dura per me, ma non vedo davvero l’ora di giocarla”.
Novak, invece, è apparso “fuori forma” (considerando quello a cui ci ha abituati), ed ha faticato a carburare anche contro Karen Khacanov, concedendo pure il primo set. La semifinale contro Alcaraz arriva dunque nel momento meno opportuno per il serbo che, come una vecchia auto a diesel, ha bisogno di un po’ di tempo per accelerare. Giocare contro lo spagnolo in finale sarebbe stato di certo più favorevole per lui, ma destino ha voluto, o meglio, Medvedev ha voluto, vincendo gli Internazionali di Roma e quindi scavalcato Nole nel ranking costringendolo a partire dalla parte “sbagliata” del tabellone, che la finale si debba giocare prima.
Djokovic, che in conferenza stampa non era ancora a conoscenza del suo prossimo avversario, si è concentrato su sé stesso e il suo stato di forma, sottolineando l’importanza della vittoria nei quarti. “Questo tipo di vittorie,” ha detto, “servono come un grande stimolo alla fiducia mentale ma anche fisica ed emotiva per me. È importante vincere una partita in cui stavi perdendo o eri giù e poi sei tornato riuscendo a vincere, soprattutto nelle ultime fasi di un Grande Slam contro i migliori giocatori”. Siamo certi che, almeno un’altra vittoria prima di incontrare Alcaraz, gli avrebbe fatto molto comodo. Ma tant’è…chiunque dovesse accedere alla finale incontrerà uno tra Zverev e Ruud, e di certo non staranno lì a guardare. Appuntamento all’11 giugno, dunque, per quella che sarà la vera finale del Roland Garros 2023.