A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giuseppe Annarumma, giornalista Dazn.
Che clima si respira in casa Napoli? “E’ un clima non propriamente sereno. Il fatto che oggi non si sia fatta la conferenza stampa credo che sia, infatti, un tentativo di evitare alcune domande sul futuro. Immagino che anche nella conferenza per la gara con la Sampdoria possa esserci un simile problema, dovendo assecondare le comprensibili richieste di lumi sul futuro. Si è preferito slittare, dunque, alla prossima settimana, anche se l’esigenza dei tifosi è quella di una comprensibile chiarezza. Mi aspetto, pertanto, un annuncio proprio in quella che sarà l’ultima di campionato contro i liguri”
Luis Enrique allenatore perfetto per il dopo Spalletti? “Luis Enrique mi piacerebbe molto. Ritengo che possa garantire continuità al progetto Spalletti. In realtà, esso può essere definito un progetto Napoli, di una società che ha puntato, dalla gestione Benitez, ad un preciso stile e ideologia di gioco, continuata in modo eccelso con Sarri e culminata con successo nella stagione del tricolore. Faccio fatica, in tal senso, a credere alle ipotesi che escludano la suddetta continuità. E’ un profilo internazionale. Un tecnico che ha allenato Barcellona e nazionale iberica e che rispecchia una scuola spagnola di fraseggio e propensione offensiva costante. Andrà compresa la volontà del tecnico, le certezze dal punto di vista tecnico e l’aspetto economico. È certo che, un allenatore come Luis Enrique, può consentire al Napoli un mercato di un certo spessore. Anche un allenatore come Italiano, tuttavia, non mi dispiacerebbe. L’allenatore ha fatto benissimo a Firenze, ed anch’egli potrebbe garantire continuità tecnica”
Commento sulle recenti dichiarazioni del presidente De Laurentiis? “L’idea che mi sono fatto, sentendo da una parte le dichiarazioni di Spalletti e dall’altra quelle del presidente, è che a De Laurentiis avrebbe fatto piacere se il tecnico fosse rimasto a Napoli. Credo sia rimasto scottato dalla decisione del mister. Ciò detto, conosciamo l’orgoglio del patron e, forse, non perde occasione di punzecchiare Luciano. È il segno della delusione. La decisione di Spalletti è comprensibile, per due anni si è dedicato al 100% alla causa Napoli, lontano dagli affetti e risentendo di uno stress psico-fisico notevole. Sono convinto, però, che ogni ciclo è destinato a chiudersi e che le recenti finestre di mercato non possano che lasciare sereni i tifosi azzurri”