Pecci: “Al premio Bearzot, ADL e Spalletti sembravano due fidanzati…”

A Radio CRC nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Eraldo Pecci, ex calciatore del Napoli

“Maradona è un genio nel suo campo, ne abbiamo già parlato. Diego era un soggetto mandato da Dio per portare il calcio sulla terra. In questo Napoli il gruppo è stato importante, ma quando sono mancati Osimhen e Kvaratskhelia sei andato fuori col Milan, questo per dire che i grandi calciatori fanno sempre la differenza. Io avevo visto Spalletti e De Laurentiis nel giorno della premiazione col premio Bearzot e sembravano due fidanzati. È strano, ma credo sia il presidente a tirare i fili. Credo che lui avesse già pensato questo. Stamattina ho letto il nome anche di Luis Enrique. Secondo me il presidente ha in testa un allenatore. Qualcuno che abbia delle esperienze europee e ce ne sono di allenatori con questa caratteristica. Mi sembra che abbiamo confidato Mario Merola al ruolo di comparsa nella sceneggiata napoletana. C’è stato un gioco delle parti. Non ho la verità in mano, ma mi sembra che i fili li tiri il presidente. Arriverà chi arriverà, ma a me basta vedere le partite. Lobotka ha fatto un grande campionato rispetto all’anno scorso. Quando si entra sui singoli è sempre difficile. Mi dava l’impressione che ci fosse Anguissa che diceva a Zielinski e Lobotka di andare e divertirsi che lui gli guardava le spalle. È un voto bello pieno di un grande campionato per tutti e tre. Il calo di Anguissa? Quando vinci tutte le domeniche la stanchezza è argomento. Io credo non si possano giocare 40/50 partite tutte da 8 o da 9. Anche a Kvaratskhelia e Kim è successo come a tutti i giocatori. Nell’annata la maestra li promuove con dei bei voti tutti. Diamo un’importanza troppo grande agli allenatori sia quando vincono che quando perdono. La differenza la fanno sempre e comunque i giocatori. L’allenatore porta il suo apporto, ma non ho mai visto un allenatore fare gol”.
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