Rispetto alla formazione iniziale di Monza, il signor Luciano dovrebbe optare per quattro cambi: Meret per Gollini; Di Lorenzo per Bereszynski; Kim per Juan Jesus; Kvara per Zerbin. Per la precisione, stando alle indicazioni venute fuori ieri nel corso della rifinitura: Alex in porta; linea difensiva a quattro con il capitano, Rrahmani, Minjae e Olivera; a centrocampo la filastrocca Anguissa, Lobotka, Zielinski; e, dicevamo, tridente Elmas-Osimhen-Kvaratskhelia. Lozano è infortunato e si rivedrà la prossima stagione – magari altrove, chissà -, ma oggi tornerà tra i convocati Mario Rui dopo aver saltato cinque partite di campionato per l’infrazione alla testa del perone della gamba destra rimediata in Champions con il Milan il 18 aprile. Anche Zedadka ha lavorato in gruppo e dunque sarà convocato.
Massicce rotazioni, intanto, si vedranno anche questa sera a Napoli. La novità più significativa è quella di Asllani davanti alla difesa. Un’occasione importante per l’albanese, che, nonostante i molti cambi tra una partita e l’altra, ha avuto meno opportunità di altri nerazzurri. Per intendersi, le ultime sue apparizioni dall’inizio sono state contro Salernitana e Monza. Prima, quindi, che cominciasse il momento d’oro (un pareggio e 8 vittorie consecutive), dentro al quale l’ex Empoli ha disputato soltanto qualche scorcio di gara. La scelta di Inzaghi, comunque, ha una ragione. Con Mkhitaryan fermo ai box e con il suo recupero finalizzato a Istanbul, non è il caso di correre rischi con altri centrocampisti. Brozovic verrà preservato. Stesso discorso per Calhanoglu, sostituito da Gagliardini. Unico “superstite” tra i titolari in mediana sarà Barella.
Fonte e grafico CdS