Si gioca, a Monza, ore 15, e Spalletti vuole che il suo Napoli confermi ciò che ha fatto con la Fiorentina: «Un’avversaria che sprigiona un calcio bellissimo, che ha un allenatore, Palladino, con una carriera importante davanti a sé, e dirigenti come Galliani che vedono nella testa delle persone». Ci sarà uno stadio pieno di Napoli, perché la telenovela per residenti in Campania in viaggio verso «l’U-Power» è finita nell’unico modo ragionevole possibile. Ieri mattina, dopo due giorni di determinazioni e marce indietro annunciate e rimangiate, è arrivata la decisione di ritirare il divieto di trasferta dei residenti in Campania a Monza. Venerdì era arrivata la nota del prefetto Patrizia Palmisani per dare corpo all’indicazione del Casms del giorno prima sui rischi. Ridda di voci, illazioni, probabili fake (il ricorso al Tar e la sospensiva, mai giunte) e colloqui al Viminale per confrontarsi ancora, tra i dubbi: senza decidere ma rinviando all’indomani. Ieri, nuove verifiche e la decisione. Verranno potenziati i servizi sul territorio: uno Stato che non abdica al controllo così fa.
Secondo quanto è emerso dagli allenamenti della settimana e dalla chiacchierata di Spalletti con i media: in porta ci sarà Meret; linea difensiva a quattro con Bereszynski, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera; centrocampo con Anguissa, Lobotka e Gaetano; tridente composto da Elmas, Osimhen e Kvaratskhelia. Se in attacco ci sarà Politano a destra, allora la posizione di Elmas sarà diversa. Si vedrà: la notizia, dicevamo, è che Di Lorenzo partirà dalla panchina. Fino a oggi non era mai accaduto in campionato e neanche in Champions: l’unica volta in Coppa Italia, con la Cremonese, il 17 gennaio.