Il Napoli ha vinto il suo terzo scudetto, dopo una stagione in cui ha dominato su tutti, e dove i numeri a favore si sprecano. L’artefice di questo sogno, in gran parte è sicuramente mister Luciano Spalletti, che non ha mai smesso di crederci. E sul tecnico azzurro che scrive il Corriere dello Sport stamattina. E allora, tra presente e futuro. Partendo da un presupposto: «Ho a che fare con una squadra forte, con una squadra di bravi ragazzi. E’ un gruppo vero. Spero di dare spazio a tutti da qui alla fine». Anche a quelli che hanno giocato meno. Nel frattempo, beh, si fa festa: Decibel, lo speaker del party, lo chiama e il popolo va in estasi. Un applauso infinito quanto il suo lavoro: un maestro, un fuoriclasse, un artista travestito da artigiano. DeLa lo definisce: «Il super cazzutissimo. Gli dobbiamo tutto. La star delle star». La squadra lo fa volare e lo stadio canta: «Olè, olè, olè, olè mister-mister». Forte, fortissimo. «E’ proprio vero che Napoli è la città dei miracoli», dice emozionato il signor Luciano. «Se siete riusciti a far vincere un campionato anche a me ci può stare di tutto. Se esistesse un modo per trasformare la felicità e l’amore di questa sera in energia elettrica potremmo illuminare tutti gli stadi di Serie A. Grazie Napoli, grazie tifosi, siete stati tutti protagonisti di questa fantastica storia. Tutti, uno per uno. Vi voglio bene assai».