A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Stefan Schwoch, ex Napoli:
“Non ricordo solo l’urlo del San Paolo, alla promozione, ma tutto ciò che riguardava partita e prepartita perché avevamo già vinto la settimana prima. Il pensiero era rivolto a tutto tranne che quella partita. Ci godemmo appieno la festa prima della partita, il campo era già tutto esaurito, per strada ci accompagnavano due ali di folla fino allo stadio. Quando cominci a giocare a calcio, il sogno di un bambino è quello di giocare con i propri idoli in Serie A e ci sono riuscito. Senza nulla togliere alle altre squadre in cui ho giocato, quando sono stato in una piazza come Napoli non c’è stato paragone. È una città particolare, quando festeggia lo fa in modo unico ed il calore che dà alla squadra è unico. Mi ritengo fortunato. Se mi emoziona il Maradona? Certo, è stato lo stadio in cui ho giocato. Da Napoli ho sempre ricevuto e sto ricevendo molto più di quanto ho dato in un anno e mezzo. A distanza di oltre 20 anni ricevo sempre lo stesso affetto. Maglia di Giordano e Careca? Careca è stato sempre il mio preferito. La mia prima scarpa da calcio fu la Mizuno Careca. Paolo Rossi? Avevo soggezione ad avvicinarlo, fu lui a chiamarmi ‘bomber’ e mi venne la pelle d’oca”.