Il giornalista Enzo Bucchioni, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo, alla trasmissione Punto Nuovo Sport Show. “È un peccato che il Napoli non abbia vinto il campionato con sei giornate di anticipo. Avesse vinto contro la Salernitana sarebbe stato record! Ora Spalletti va ad Udine per chiudere un cerchio. Proprio il suo Udinese giocava un calcio con principi moderni, che ancora si intravedono in questo Napoli. Dispiace per i napoletani non aver festeggiato domenica scorsa, ma dopo 33 anni è anche bello prolungare la gioia e la festa per qualche giorno e godersi tutto questo ancora a lungo. Il Napoli non è più quello stratosferico e leggero di qualche mese fa, ma sente un po’ di responsabilità in più. E’ anche giusto, sono uomini e non marziani! Quando senti già lo Scudetto tuo, è inevitabile mollare un po’ il colpo. Domenica è mancata un po’ di rabbia e lo si è visto proprio nel gol di Dia. Il Napoli sta già festeggiando, per quanto Spalletti abbia più volte ripreso il gruppo. MVP della stagione azzurra? Spalletti, è fondamentale. Chi dice che l’allenatore conta il 20%, pensa ancora ad un calcio vecchio e sorpassato. Un allenatore deve essere credibile e sa bene che i suoi si divertono con lui. Poi Luciano è anche psicologo e motivatore. E’ riuscito ad inserire subito persino quelli nuovi. Questo Napoli è il capolavoro della sua carriera, c’ha messo dentro tutto: anche la rabbia per l’esonero mal digerito dell’Inter. Il Napoli di Spalletti mi ha ricordato molto il Milan di Sacchi o di Capello, quelle squadre che quando le vedi sai che andranno molto, ma molto lontano. Rimpianto Champions? Anche lì, non bisogna esagerare. Con una semifinale sarebbe stata una stagione storica, che di per sé già lo è. Magari il Napoli può consolidarsi e puntare l’Europa a poco alla volta. Guardate il City: persino loro ancora non sono riusciti a vincerla”.