Il legale della Salernitana, l’avvocato Francesco Fimmanò, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo, alla trasmissione Punto Nuovo, Sport Show.
“Ci siamo regalati una giornata in più, così come i tifosi del Napoli. Attendere è più bello, come quando ci si fidanza (ride ndr)… Abbiamo regalato anche alla Salernitana un momento di grande visibilità, di livello mondiale con il pareggio del Maradona. Da tempo ormai siamo sulla strada giusta, la salvezza non sarà un problema e la squadra sta dimostrando di essere molto forte. Se vogliamo vedere la cosa più storta? Cinque minuti prima della rete di Dia, qualche coro il Maradona poteva risparmiarselo. Ieri però è stata una giornata di gioia per tutta la Campania, tanto per il Napoli non cambia nulla, lo Scudetto ormai è vinto.
L’atmosfera del Maradona? Ho vissuto il primo e secondo Scudetto da tifoso, le emozioni ora sono molto simili. Questa volta è stato vinto molto prima, ieri abbiamo visto anche la prova dei festeggiamenti con fuochi di artificio e tanto altro. Bisogna però comprendere anche l’entusiasmo della Salernitana, visto che il rinvio della partita suggeriva il presupposto che avremmo perso comunque e recitato il ruolo della vittimi sacrificale. Noi contro le grandi abbiamo sempre dato ottimi spunti, basti vedere le gare con Milan e Inter.
Il segreto di Paulo Sousa? Nessuno, il nostro progetto sta evolvendo secondo i piani e sta seguendo una crescita fino alla maturazione del gruppo. Il primo tassello della nostra nuova prospettiva è stato depositato con De Sanctis, che è il futuro del calcio italiano come direttore sportivo. E lo stiamo vedendo con i colpi Dia e Bradaric, per dirne due. E il secondo tassello poi è Paulo Sousa. Nicola è un grande allenatore, ma ha altre caratteristiche. Ora la Salernitana ha un ruolino di marcia completamente diverso. Per quanto riguarda Sousa, ci piace moltissimo il suo modo di lavorare.
Il rinvio di Napoli-Salernitana? E’ stato un rinvio forzato dal punto di vista giuridico, non c’era alcuna emergenza dal punto di vista dell’ordine pubblico tale da giustificare il tutto. C’era un tema coreografico. Ieri però è stata una bella giornata, una di festa per tutto il calcio. E ne abbiamo bisogno sempre più nel nostro movimento. Speriamo di riassaporare questi momenti anche nei prossimi appuntamenti. Alla fine, la Salernitana ha tratto solo vantaggio nel giocare in un contesto simile, ricevendo tanta visibilità nel mondo e facendo conoscere un campione come Dia a tutti”.