L’orgoglio di Di Lorenzo nella scia di Maradona: “Per me un sogno”. Spalletti lo considera insostituibile

Il capitano del terzo scudetto azzurro: Di Lorenzo lo vincerà dopo i due conquistati da Diego Armando Maradona che la fascia al braccio l’aveva nel 1987 e nel 1990, nei due primi campionati vinti dal Napoli nella sua storia. Il trionfo potrebbe arrivare domani pomeriggio nello stadio dedicato al campione argentino in caso di vittoria degli azzurri nel derby contro la Salernitana e di pareggio o sconfitta della Lazio in trasferta al “Meazza” contro l’Inter.
LO STAKANOVISTA
Sempre in campo, sempre titolare, Di Lorenzo è quello che ha giocato più minuti di tutti: un vero e proprio stakanovista impiegato da Spalletti in tutte le partite e capace di mantenere una straordinaria continuità di rendimento. Trentuno presenze in campionato, dieci in Champions, schierato sempre nell’undici iniziale e soprattutto per ben 33 volte in campo dal primo all’ultimo minuto: il capitano azzurro è stato sostituito una sola volta in campionato, nel finale di partita al “Maradona” contro il Sassuolo e due volte in Champions League, sempre negli ultimi minuti contro l’Ajax in trasferta e i Glasgow Rangers in casa. In totale 3369 minuti e una sola partita in cui non è stato impiegato, l’ottavo di finale di coppa Italia perso ai calci di rigore contro la Cremonese.
NELLA STORIA
Di Lorenzo resterà per sempre nella storia del Napoli, così come resterà per sempre anche in quella dell’Italia con il campionato europeo vinto a Londra a luglio 2021 contro l’Inghilterra: il terzino che è partito da lontano facendo tanta gavetta e giocando in tutte le categorie (sei anni fa era in serie C con il Matera) prima di arrivare in serie A con l’Empoli e di consacrarsi con il Napoli. E ora è uno dei terzini più forti d’Europa, uno di quelli dal rendimento migliore in assoluto.

 

 

Fonte: Il Mattino 

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