Perinetti: “La liberazione in quel gol nel finale a Torino”

Giorgio Perinetti, direttore sportivo del Brescia, è intervenuto a Marte Sport Live, condotto da Francesco Marciano, su Radio Marte: “Lo slittamento di Napoli-Salernitana? Dal punto di vista sportivo forse sarebbe stato meglio lasciare tutto così, ma chiaramente l’ordine pubblico è supremo, la decisione presa è stata molto complessa, a volte l’entusiasmo per l’esultanza può portare ad eccessi dunque capisco che le Istituzioni abbiano dovuto salvaguardare la sicurezza. La partita, poi, è un derby: il Napoli vorrà anticipare la vittoria matematica, chiudere il discorso scudetto. La Salernitana però verrà al Maradona a giocarsi la partita, un po’ per campanilismo, un po’ perché vorrà fare bella figura contro la squadra che quest’anno ha dato veramente spettacolo, un po’ anche perché i granata non sono ancora matematicamente salvi. Il gol di Raspadori a Torino? Beh, la rivalità con la Juve è atavica, quella sfida ha un sapore speciale, per il Napoli contava l’avvicinarsi sempre di più a quello che ad inizio estate era solo un sogno, che poi si è trasformato in un obiettivo concreto grazie ad cavalcata trionfale. Il gol nel finale, è stato liberatorio, ha portato gli azzurri a dire “è fatta” veramente. Vincere in quello stadio poi è per il Napoli sicuramente stato meraviglioso, anche in relazione a quanto accaduto cinque anni fa. Rimpianto Champions? Mi sembra ovvio, si era ad un passo da un’altra impresa memorabile, però il Napoli ha trovato un avversario degno, il Milan ha fatto due gare accorte, Pioli è stato bravo ed i rossoneri hanno interpreti come Leao che possono fare la differenza. In ogni caso l’eliminazione non macchia assolutamente la straordinaria impresa in campionato, e peraltro il Napoli ai quarti di Champions non era mai arrivato, nemmeno con Maradona. Lo scudetto del ’90 lo ricordo benissimo, oggi mi sento di rivivere quei momenti lì, quella era una grande squadra che reagì alla beffa dell’88. Fu una grande impresa superare quel grande Milan. Tra l’altro tutti parlano della monetina di Alemao a Bergamo, ma nessuno ricorda il gol di Marronaro contro il Milan che Lanese non vide…
Anche questo, comunque, è un Napoli di grandi giocatori: Kvara, Kim, Osimhen, Lobotka, senza dimenticare Di Lorenzo, giocatore che ha avuto la forza morale di ripartire, è fortissimo, un ragazzo che merita tutti gli elogi”.
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