Marco Fassone, ex dg di Napoli, Inter e Milan, è intervenuto a Radio Marte è intervenuto ai microfoni di Marte Sport Live, condotto da Dario Sarnataro, in onda su Radio Marte:
«E’ un bel finale di campionato, devo dire che gli attesi ultimi punti mi danno molta gioia per Napoli e per i colori napoletani per il mio breve ma intenso trascorso. Ricordo nel 2012 quando lasciai Napoli lo feci il giorno dopo la vittoria della Coppa Italia, che è stato il primo trofeo dell’era De Laurentiis. Da torinese rimasi molto colpito da quella notte di festa, di ritorno da Roma con la coppa passammo la nottata in giro per Napoli, la festa enorme, l’entusiasmo dei tifosi. Non oso immaginare cosa possa succedere quest’anno, so quanto è importante la vittoria per la piazza dopo tanti anni, dopo le volte che il Napoli ha sfiorato di vincerlo e ora è finalmente a un passo da farlo. Mi piacerebbe essere lì con voi per godere dell’entusiasmo che si sprigionerà quando tutto sarà fatto. De Laurentiis pensava già da anni a vincere lo scudetto? Penso che ci pensasse, non che lo abbia detto esplicitamente quando c’ero io, ma è sempre stato un presidente visionario, ancora oggi lo è, immagina cose che noi pensiamo che non possano arrivare. Di certo sin da quando lui ha preso il Napoli era chiaro che avesse l’idea di costruire un Napoli vincente. Quando nel 2010 sono arrivato io, venivo dopo Pierpaolo Marino, lui annusava ancora poco il mondo del calcio. Dopo quegli anni lì non ha avuto più bisogno di direttori generali, con i suoi uomini ha guidato molto bene il club e ora si gode il meritato successo. Se dovessi scommettere qualcosa sono certo che lui ha sempre avuto in testa la vittoria del titolo e conoscendolo penso che non gli basterà questo scudetto. De Laurentiis vorrà portare il suo Napoli ancora più in alto di dove è arrivato sinora. Per me questo è lo scudetto di De Laurentiis, innanzitutto, i grandi meriti sono i suoi. Ovviamente i meriti vanno distribuiti tra tutti, ma lui ha avuto la capacità straordinaria di scegliere le persone giuste nel momento giusto. Ha puntato su Spalletti in un momento in cui tanti addetti ai lavori dicevano che il tecnico era ormai “vecchio”. E invece Luciano ha fatto il mazzo così a tutti, dimostrando di essere uno straordinario allenatore. Ha scelto Giuntoli nel momento in cui era una scommessa, e quest’estate il direttore ha fatto dei colpi pazzeschi, dei veri crack di mercato, dopo altri colpi precedenti. De Laurentiis, che è un accentratore e vuole avere l’ultima parola su tutto, anche sulle minuzie, sta raccogliendo il giusto compenso per anni di sacrificio, di lavoro e di investimenti».