Eraldo Pecci, ex calciatore azzurro, ha parlato ai microfoni di Radio Marte, alla trasmissione Forza Napoli Sempre.
«Questo Napoli ha fame di gloria, per diversi mesi ha dato spettacolo. Rispetto alla squadra di Sarri, che pure ha dato spettacolo ma non si scostava dalle altre, quella di oggi ha dominato il campionato. Perchè l’errore che si può commettere oggi è pensare che il Napoli stravince solo perché le altre zoppicano. Non è così, perché il Napoli ha giocato un grandissimo calcio e vince lo scudetto meritatamente. La vittoria di Torino con la Juve la chiusura di un cerchio? A parte gli scaramantici era già chiaro che il Napoli avrebbe vinto lo scudetto, però capisco che sia una chicca vincerlo battendo la Juventus. Del resto in Italia o sei juventino o sei anti-juventino. Ho giocato sei anni a Torino con i granata, era una città di una famiglia dominante che ti porta delle conseguenze che è facile immaginare, dal punto di vista della concorrenza e della rivalità. Ce l’abbiamo con la Juve come simbolo, come emblema, ma ci sono diversi calciatori come Scirea, Tardelli o Boniek che sono ragazzi come noi, semplici e perbene. Adesso che vinciamo, noi del Napoli, però facciamo i signori, pensiamo solo a sostenere la nostra squadra e non andare contro qualcuno. C’è stata anche un po’ di fortuna. Perché i colpi Kim e Kvaratskhelia sono fantastici, ma pensare che pronti via avrebbero dato subito il 100% era da sognatori. Raspadori bolognese come me ha messo il suggello al titolo? Beh ne sono felice, ovviamente. E’ chiaro però che sono Osimhen e Kvaratskhelia a fare la differenza in questo Napoli».