Anche se scende in campo con una maschera diventata leggendaria, Victor Osimhen è una persona trasparente. E quando si batte la mano sul cuore, non è un gesto casuale, ma qualcosa di realmente sentito. La domenica notte a Capodichino resterà nei suoi ricordi più belli di uomo, oltre che di calciatore. E tanti momenti del genere è pronto a vivere, a gustarseli sino in fondo, con quella gioia fanciullesca che domenica all’Allianz Stadium lo ha portato a fine gara a una scivolata di diversi metri sul prato per esultare sotto la curva dei tifosi. Così come in campo non ha paura degli avversari e di metterci tutta la sua fisicità.
La stessa fisicità che cerca nei rapporti umani, nei tifosi. C’è sempre una sana spontaneità nei suoi gesti. Come quella volta a La Spezia che salì sulla tribuna dei tifosi locali per scusarsi con una bimba colpita da una sua pallonata in riscaldamento. Ecco, anche attraverso questi gesti, apparentemente piccoli, si capisce di che pasta è fatta una persona.
Notte di passione E nell’assalto a Capodichino di diecimila tifosi in delirio per il quasi-scudetto, Osimhen è stato il primo ad esaltarsi. È salito sul tetto del pullman, seguito poi da altri compagni, e ha cominciato a saltare e cantare, tifoso tra tifosi. Anzi invertendo i ruoli: lui a riprendere lo spettacolo di quegli appassionati che gli trasmettono un’adrenalina unica: «Cari napoletani, avete aspettato abbastanza! Adesso tocca a voi», ha scritto su instagram dopo aver mandato in diretta quelle scene di passione pura. Victor, anche se fa vita ritirata nella sua villa di Posillipo, “sente” molto la città e i suoi umori.
E questo scudetto, oltre ad essere il suo primo titolo importante (ha vinto il Mondiale Under 17 con la Nigeria) gli sta regalando emozioni uniche, che lo convincono ancor di più che la scelta di tre anni fa di venire a Napoli è stata quella giusta, per la maturazione, per la vita. E poi qui è nata anche sua figlia Hailey True. Per questo oggi Osimhen è concentrato sul raggiungimento dell’obiettivo scudetto, ormai prossimo, e della prima stagione che chiuderà senza grandi infortuni traumatici – come le precedenti – e da capocannoniere del campionato di Serie A.
Il mercato può attendere Ecco, perché non pensa nemmeno in questo momento a ipotesi diverse. Le voci, su giocatori di questo livello, si intrecciano per tutto l’anno e ovviamente se ne discute. Perché Bayern Monaco, Chelsea, Manchester United e Paris Saint-Germain – in rigoroso ordine alfabetico -, sono interessate a Osimhen e guardano con interesse al suo futuro. Ma ci sarà tempo per discutere ogni cosa. Perché il Napoli non ha intenzioni di cedere, se non in presenza di offerte irrinunciabili e lo stesso giocatore con il suo agente Roberto Calenda ha deciso di viversi con intensità questi momenti di festa e goderseli senza porsi scadenze. Poi ci sarà un momento, a campionato fermo, per sedersi e discutere su cosa fare in futuro.
Fra il club e il procuratore i rapporti sono impostati sulla correttezza, anche se logicamente potrà esserci un momento in cui gli interessi della società non coincidano con quelli del giocatore. Ma ora è tempo di festa e Victor vuole gustarsela pienamente, senza pensare ad altro.
Attualmente Osimhen ha un contratto che scadrà nel 2025 e se in estate deciderà di restare al Napoli, allora il club proporrà il prolungamento di almeno un anno dell’accordo. Per non rischiare di arrivare sotto scadenza in una situazione di debolezza sul mercato. Ma non si può escludere che lo stesso centravanti nigeriano decida di continuare la scommessa a Napoli, specie se resterà Luciano Spalletti alla guida della squadra. Victor è molto ambizioso e fra i suoi obiettivi c’è la vittoria della Champions.
Ma delle candidate al suo acquisto oggi solo il Bayern può dare più garanzie del Napoli, visto che il Chelsea non giocherà in Europa e Manchester e Psg hanno faticato. Ecco perché gli scenari sono tutti in divenire. E gli affari di cuore, per un ragazzo genuino come Victor, avranno anche il loro peso nelle scelte per il futuro.
Fonte: Gazzetta