È il momento di rivedere qualcosa, forse di definitivo, nel giudizio sul campionato italiano. Siamo davanti a un dato di fatto. Inter, Milan, Juve, Roma e Fiorentina sono tutte semifinaliste, a pieno titolo, nelle tre competizioni continentali. L’egemonia del calcio italiano è netta. Cinque squadre su dodici rappresentano quasi il 50 per cento della torta. Agli altri rimangono le briciole: inglesi e spagnoli ne hanno due; tedeschi, svizzeri e olandesi sono fermi a una. Francia, Portogallo e Belgio rimangono fuori dagli schermi.
Il caso del Napoli racconta molte cose: i ragazzi di Spalletti sono quelli che hanno esibito il migliore calcio della stagione – a tratti anche in Europa – eppure non è stato sufficiente per farli arrivare in fondo. In aprile, quando si gioca ogni tre giorni, conta essere a organico pieno e al top della condizione. Nel dentro o fuori non c’è vergogna a rifare il catenaccio e difendersi in maniera primordiale.
Qui torna a galla il vecchio Dna nostrano, l’arte dell’arrocco dove siamo sempre maestri. Favorite dal sorteggio, Milan e Inter hanno anche goduto della inusuale situazione in classifica nel campionato, dominato dai napoletani, per concentrarsi sulla Coppa. Se ci fate caso – tolto il City che è secondo in Premier – nessuna delle dodici semifinaliste è davvero in corsa per il titolo nazionale”.