A Radio CRC è intervenuto Ivano Trotta, ex calciatore: “Se preferisco il Napoli o la Juventus da doppio ex? Mio figlio è nato a Napoli e tifa Napoli. Sono sempre a Napoli, tutta la settimana. Se ci saranno contraccolpi psicologici dopo l’eliminazione? Domenica sarà una partita difficile a prescindere dall’eliminazione. I 4 gol subiti dal Milan in campionato sono stati un po’ destabilizzanti. Le decisioni arbitrali hanno influito sui quarti di Champions. C’è amarezza da tifoso, ma anche la consapevolezza delle grandi cose fatte. Pioli ha snaturato il suo gioco, si affidava alle ripartenze di Leao e alla fine ha avuto ragione lui. Il Napoli all’andata ha provato a ribaltarla anche in 10, ma ha trovato delle grandi parate del portiere. L’errore forse è stato non aver avuto un occhio di riguardo particolare a Leao. Secondo me Ndombele lì ha fatto un errore con lo stop, ma è Di Lorenzo che sbaglia e non fa fallo. Rrahmani era in area ed era un po’ più complicato prenderlo. Forse Juan Jesus poteva restare addosso a Giroud. Io l’ho letta così da esterno, ma probabilmente avrei fatto lo stesso errore. Quest’anno il Napoli mi ha fatto sempre divertire e non me la sento di colpevolizzarli. Il Napoli è stato molto penalizzato dagli errori arbitrali, non capisco come si faccia a non fischiare rigore su Lozano. Con questa cosa del VAR da una parte gli arbitri vengono agevolati e dall’altra si impermalosiscono. Quando una squadra è sotto gli occhi di tutti come il Napoli quest’anno, gli avversari studiano le contromisure. Kvara è stato raddoppiato e triplicato, poi c’è stata la sfortuna di non avere Osimhen all’andata. Secondo me adesso c’è da godersi questo momento, ma c’è lo scudetto da conquistare perché la matematica è l’unica certezza che te lo dà. Sono sicuro di aver dato qualcosa per la Napoli calcistica e ho ricevuto molto di più di quello che ho dato e questo mi basta e mi avanza”.
Fonte: Radio CRC