Iezzo: “Martedì, Meret deve sentire la porta piccola”

A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli: “Verona è una bella città organizzata, non si discute, non ho mai avuto problemi dal punto di vista del mio essere partenopeo. Mi sono circondato di molte persone che venivano dal Sud, ci frequentavamo e si parlava spesso della nostra terra. Se verrò alla festa scudetto? Da tifoso, è ovvio. Fiducioso per la partita col Milan? Molto, per la prova del Napoli di San Siro. Il Napoli è molto forte, ma c’è bisogno dell’apporto del pubblico. Lo dico io che ho sempre avuto un grande feeling con le curve di Napoli, quegli ‘olè’ del pubblico mi hanno permesso di fare dei campionati straordinari. Quello che voglio dire ai tifosi delle curve che riescono a coinvolgere tutto lo stadio è che i giocatori hanno bisogno dell’apporto dello stadio per entrare nella storia. C’è da mettere da parte ogni problema, vorrei vedere un Maradona che canta dall’inizio alla fine. Meret deve sentire la porta piccola martedì, la squadra ha bisogno dell’apporto del 12° uomo in campo. Vicario? A me piace tanto perché ha i colpi del portiere importante, riesce a fare cose che ho visto fare a pochi. Meret? Potrebbe diventare uno dei portieri più forti in assoluto. Maignan? Un fuoriclasse. Riesce a far diventare normali cose incredibili. Fa paura, riempie la porta. Tiro di Bennacer parabile? Nel momento del 3 contro 3 della ripartenza del Milan, io Gennaro avrei già recuperato 3-4 metri per aspettarmi un filtrante o per andare a chiudere nel momento in cui uno dei giocatori del Milan avrebbe ricevuto palla. La maschera gli copre la visuale? Ho provato a giocare con le vecchie mascherine universali e sono andato in difficoltà. Oggi è molto diverso. Osimhen? È imprevedibile e ha quella cattiveria da attaccante che vuole segnare. In certe cose ricorda Cavani, anche se hanno caratteristiche diverse. Il Napoli sta sottovalutando il Verona? Il discorso scudetto è chiuso. È normale che un giocatore pensi a martedì, allora darei spazio a chi ha avuto fin qui meno minutaggio”.

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