Gianpaolo Calvarese, ex arbitro, ha parlato ai microfoni di Radio Crc, alla trasmissione Si Gonfia La Rete.
“Kovacs l’ho visto tante volte. L’anno scorso è esploso in Manchester City-Real e quest’anno pure l’ho visto, ma ieri non mi è piaciuto, non mi ha convinto per nulla. Non dal punto di vista tecnico, ma disciplinare. Pronti via, non ammonisce Leao ma quella è un’ammonizione codificata. Rompere la bandierina è come togliersi la magia dopo il gol, c’è il giallo. Se l’avesse fatto non volutamente sarebbe un altro discorso, ma Leao ha avuto un gesto di stizza, non violento, ma di stizza. La soglia l’ha tenuta anche dopo con Theo Hernandez che tira un calcio a Lozano. Nel primo tempo ci stavano 5 ammonizioni e invece Kovacs estrae un solo cartellino giallo, a Zielinski che pure ci sta. I calciatori cercano equilibrio, non accettano quando invece nella stessa partita l’arbitro ha un metro di giudizio diverso. Alla ripresa poi, la gara non si era incattivita, ma Kovacs ha cambiato modo di fare. Già il primo giallo a Di Lorenzo non l’ho capito, ma per cosa? Quella non era una protesta, lui è il capitano della squadra, ci sta che va a parlare con l’arbitro. Anche i gialli di Anguissa ci stanno, ma non ci stanno più tenendo conto del metro di giudizio che ha avuto all’inizio della partita lo stesso arbitro. Anche Calabria ammonito che va a parlare con l’arbitro, ma perché ammonirlo? Nessun complotto e ci mancherebbe, ma probabilmente Kovacs non era pronto per questo quarto di finale e lo dico con grande rammarico.Il talento in lui l’avevo visto, ma deve crescere e migliorare.
Per Napoli-Milan? Penso che due o tre possano arbitrarla. L’inglese Taylor oppure Turpin o Marciniak. Il francese all’inizio non mi piaceva, ma con l’esperienza ed il lavoro è arrivato ad altissimi livelli mentre credo che Marciniak possa anche arbitrare la finale”.