Anche se sconfitti, gli azzurri sono usciti a testa alta da San Siro, dopo una gara, quella giocata ieri sera per l’andata dei quarti di finale di Champions League, in cui gli azzurri per molti tratti hanno dominato. Il più temuto e per questo fischiato è stato Kvicha Kvaratskhelia, come sottolinea oggi il Corriere dello Sport. “Il più fischiato perché il più temuto, evidentemente, e anche il più marcato: Calabria come un francobollo, Brahim come un’ombra al raddoppio. Vita durissima a Milano, molto meglio qualche settimana fa da turista con la sua bella al ristorante con vista sul Duomo. Già. Certo ci ha provato, a ripetizione: discese, slalom, tagli, cross, tiri. Ma la storia non è mai finita a lieto fine e il popolo rossonero l’ha fischiato ancora: chissà che cosa penserà, fino a martedì”.