Raspadori e Simeone non hanno mai fatto rimpiangere l’assenza di Osimhen

Victor Osimhen purtroppo dovrà restare fermo per un pò, sperando di recuperarlo per la seconda sfida di Champions contro il Milan. Al posto suo si alterneranno sicuramente Giacomo Raspadori e Giovanni Simeone, che nei periodi in cui l’attaccante nigeriano è dovuto restare fermo ai box per un altro infortunio, non hanno di certo fatto rimpiangere la sua presenza, come scrive oggi il Corriere dello Sport. “La prima volta che Osi si fermò, e il Napoli non aveva ancora cominciato a distruggere il campionato, germogliò subito la sensazione che qualcosa fosse cambiata: ma al minuto 88 della partita con lo Spezia, una delle poche giornate per niente indimenticabili, essendo rimasto in campo nonostante tutto (gli errori, quanti..!), Jack Raspadori trovò l’angolo giusto e scacciò via le paure e pure i retro-pensieri. La seconda volta che Osi dovette starsene a casa, evitando la trasferta a Glasgow, Raspadori, che ci aveva preso gusto, si intrufolò tra Politano e Ndombele e mise l’autografo del centravanti nello 0-3 sui Rangers. Ma fu la terza volta senza Osi che il Napoli intuì d’essere completamente assorbito dal partito dei centravanti: a San Siro, contro il Milan, il test più perfido e l’esame più sofisticato, a presentarsi dentro l’area, al minuto 78, fu il Cholito Simeone, che segnò come facevano i bomber d’un tempo o anche i contemporanei, anticipo secco dell’avversario, torsione sul traversone di Mario Rui, palla nell’angolino. C’è stato un tempo anche lungo – per l’esattezza 36 giorni – in cui Victor Osimhen è uscito dal Napoli, non certo per colpa sua, ma dell’infortunio al bicipite femorale nessuno se n’è quasi accorto: sette gare saltate – l’ultima, con i Rangers, però per prudenza dopo essere già rientrato – e altrettante vittorie, con quei due scugnizzi, uno italiano e l’altro sudamericano, che seppero come addolcire l’atmosfera, partecipando al festival dei ventidue gol”.

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