Potrebbero essere quasi padre contro figlio. Perché tra Giroud e Osimhen ci sono ben 12 anni di differenza. Per intenderci: quando il piccolo Oliver festeggiava per le strade di Chambéry la vittoria del Mondiale della sua Francia nell’estate del 1998, Victor era ancora nel pancione della sua mamma in Nigeria. Sarà anche per questo che i due attaccanti di Napoli e Milan rappresentano due generazioni totalmente differenti del calcio moderno. Giroud è il classico numero 9 al quale piace da morire occupare l’area di rigore. D’altra parte è cresciuto con le immagini di Bobo Vieri e Trezeguet, due che le porte le buttavano giù di potenza. Osimhen, invece, è una gazzella che viaggia a tutta velocità verso l’area avversaria e invece di travolgere, salta tutto quello che gli passa davanti. Eppure entrambi sono maestri nel gioco aereo, specialità nella quale Giroud ha sempre spiccato, mentre Osimhen è diventato formidabile grazie a un duro allenamento quotidiano. Hanno modi diversi di fare gol e di aiutare la squadra, ma sono ugualmente utilissimi alla causa. Lo scorso anno al Maradona è stato il francese a lasciare il segno, ecco perché ora è Victor a voler far valere la legge del padrone di casa e mettere il marchio sulla sfida. fonte: Il Mattino
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