Eugenio Albarella, preparatore atletico, ha parlato ai microfoni di Radio Marte alla trasmissione Marte Sport Live.
“La forza del Napoli è di essere una squadra ergometrica. Oggi la qualità dell’espressione sotto l’aspetto fisico è data dal rendimento e dall’ottimizzazione dei costi energetici. Il Napoli non primeggia nei valori assoluti ma dà la sensazione di un’esuberanza fisica nel DNA e perché nel dispendio energetico lo fa a filo di gas, spendendo pochissimo, perché fa un calcio propositivo. I meccanismi sono consolidati e il Napoli è una delle squadre che corre di più con il possesso palla, questo fa pensare ad una grande prestanza fisica. In più aggiungiamo la voglia di stupire e la ferocia di andare immediatamente a recuperare palla. Alza la linea difensiva oltre la metà campo: Il Napoli è aggressivo e nel momento in cui ha più giocatori vicino alla palla inevitabilmente ha meno dispendio energetico. Turnover? Nel mese di marzo Spalletti ha gestito le risorse in forma ottimale, ad aprile sarà quotidiano il monitoraggio dell’indice di rischio ad influenzare lo staff, in funzione delle risposte dei calciatori. Non parto a prescindere da un turnover scientifico basato solo sul minutaggio, ma dalle risposte fisiologiche, indici di stress e stanchezze che andranno monitorate ogni giorno”.